Monday, August 4, 2025
Google search engine
HomeFormula 1Ferrari-McLaren, lotta all'ultimo punto per il Mondiale Costruttori

Ferrari-McLaren, lotta all’ultimo punto per il Mondiale Costruttori


Il Gran Premio del Brasile regala quasi sempre delle corse movimentate e appassionanti agli amanti della F1, e anche quest’anno non è stato da meno grazie a una gara che entrerà negli annali della classe regina del motosport per un unico motivo: Max Verstappen. Con una vittoria perentoria e di puro talento, l’Olandese Volante ha dimostrato per l’ennesima volta, qualora ve ne fosse bisogno, di essere degno di sedere coi campionissimi del passato nell’olimpo della Formula Uno. In un Gran Premio dove tutti i piloti hanno commesso almeno un errore o una sbavatura, Verstappen è stato il solo a non sbagliare nulla, dimostrando una tenuta mentale invidiabile e un talento di guida di assoluto livello, specialmente nel non rientrare ai box a metà gara e nel guidare in condizioni estreme con la speranza calcolata di pescare il jolly della bandiera rossa. Il trionfo dell’alfiere Red Bull mette di fatto la parola fine sul Mondiale Piloti: la matematica dice che le 62 lunghezze che separano Norris da Verstappen non bastano per consegnare all’olandese il quarto titolo iridato di fila (ci sono ancora 86 punti in palio fra gare, sprint e giri veloci), ma la logica suggerisce che la mazzata morale e sportiva che il pilota inglese ha patito in Brasile avrà i suoi strascichi nei restanti appuntamenti del calendario; il che potrebbe risultare determinante anche nell’assegnazione del Mondiale Costruttori. Infatti, quest’ultimo è tutt’altro che chiuso visto che Ferrari e McLaren sono distanti solamente 36 punti, distacco che avrebbe potuto essere assai maggiore se il team di Woking avesse sfruttato meglio la ghiotta occasione di correre su una pista favorevole contro una Ferrari in palese difficoltà. Le ultimi gare della stagione, quindi, torneranno a essere rilevanti per l’attribuzione dei titoli mondiali (uno più dell’altro), perciò non sarebbe una cattiva idea andare a vedere quali circuiti mancano per completare questa volata finale al cardiopalma e provare a capire chi, fra Ferrari e McLaren, ha le maggiori possibilità di aggiudicarsi un campionato che manca rispettivamente da 16 e 26 anni.


Tutto sul Rosso


Se il circuito di Interlagos, coi suoi curvoni a lunga percorrenza, era il terreno di caccia ideale per la McLaren, la conformazione del Las Vegas Strip Circuit, caratterizzata da lunghi rettilinei in stile Baku e curve a 90º che ricordano Singapore, dovrebbe favorire la Ferrari. Infatti, un circuito con tali peculiarità esalta le vetture in grado di sprigionare la massima velocità pura e di frenare a fondo, qualità in cui la Ferrari eccelle come dimostrato dalla vittoria conquistata da Leclerc a Monza e quella mancata di Baku. Anche il Gran Premio dell’anno scorso, il primo di questa pista, indica la scuderia di Maranello quale squadra da battere: Leclerc si classificò secondo dietro l’inarrivabile Verstappen del 2023 al termine di una gara da vero campione. Tuttavia, a Las Vegas si correrà in novembre inoltrato e di notte, di conseguenza la Ferrari potrebbe risentire del clima freddo vista la sua cronica difficoltà nel portare le gomme in temperatura quando la colonnina di mercurio scende. In più, quest’anno i già menzionati GP di Baku e Singapore sono stati vinti dalla McLaren, per cui c’è il rischio che il vantaggio sulla carta della Rossa non si traduca in vantaggio in pista.



Oasi nel deserto


Il Gran Premio del Qatar è anch’esso una gara relativamente nuova per la Formula Uno, essendo stato inserito nel calendario solo due volte prima di quest’anno. Nel 2023 vinse, manco a dirlo, Verstappen davanti alle due McLaren, mentre Leclerc concluse al quinto posto (Sainz non prese parte alla gara per via di una perdita di carburante). Non un buon precedente per la squadra di Maranello, così come non sono una buona notizia le curve ad alta velocità che costituiscono la maggioranza dei 16 tornanti del circuito qatarino. La McLaren, quindi, dovrebbe essere la macchina da battere; tuttavia, il lungo rettilineo e gli ultimi aggiornamenti di settembre potrebbero aiutare la Ferrari a rendere la lotta con il team papaya più ad armi pari di quanto ci si possa aspettare.


Fine della corsa


La sede dell’ultima gara dell’anno, il circuito di Yas Marina, rievoca tristi ricordi a tutti i ferraristi e a Fernando Alonso: il retrotreno di Vitalij Petrov tormenta ancora le notti di chi sperava di portare a Maranello il Mondiale Piloti più conteso di questo millennio. Anche ampliando la prospettiva alle altre edizioni del Gran Premio di Abu Dhabi il quadro non si fa più roseo per la Rossa, anzi assume persino tinte più fosche: da quando l’appuntamento emiratino è entrato nel calendario nel 2009, la Ferrari non è mai riuscita a vincerne una singola edizione. Tuttavia, quest’anno le cose potrebbero cambiare in quanto le caratteristiche della SF-24 ben si sposano con il lunghissimo rettifilo del secondo settore e con le curve lente del terzo. D’altro canto, le curve veloci del primo settore e il falso rettilineo dopo le curve 6 e 7 potrebbero invece favorire la McLaren. Insomma, se i pronostici venissero rispettati e i Gran Premi precedenti si concludessero uno a favore della Ferrari e l’altro della McLaren, potremmo assistere a una chiusura di stagione spettacolare e sensazionale. Comunque vada a finire, questo campionato avrà il pregio di aver catturato l’attenzione degli appassionati fino all’ultima curva.


RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments